Hai deciso di imbiancare casa. Complici una primavera anticipata e la necessità di trascorrere in casa più tempo del previsto, ti sei deciso al grande passo: è giunto il momento di dare un aspetto nuovo, più fresco e pulito all’ambiente, con una bella imbiancatura.
A questo punto non vedi l’ora di iniziare e già immagini le pareti che tornano all’antico splendore. Ma ecco che, proprio mentre stai esaminando i muri di casa con piglio creativo, immaginando nuovi colori e decorazioni, ti salta all’occhio quella macchia minacciosa, che prima non avevi notato. Una chiazza umida e dall’aspetto inquietante che, trovandosi proprio nella stanza da bagno, fa immediatamente tuonare nella tua testa la parola muffa!
La muffa è uno dei nemici più temuti, tra le pareti domestiche e questo per ovvie ragioni.
La parola “muffa” sta a indicare, in maniera generica, una classe di microrganismi che proliferano negli ambienti umidi, come ad esempio il bagno o la cucina. Si tratta in genere di funghi, o miceti, che si riproducono attraverso delle spore, che vengono facilmente trasportate dall’aria. Quando incontrano condizioni favorevoli, le spore, invisibili a occhio nudo, creano delle colonie e iniziano a crescere, dando origine al fungo vero e proprio e alla temuta macchia di muffa in bagno o in altri ambienti umidi della casa. Se in natura i funghi possono spostarsi e colonizzare liberamente aree anche vaste, senza recare danno, in ambienti chiusi e umidi rappresentano un rischio per la salute. Le spore, infatti, possono essere inalate, provocando allergie e problemi di natura respiratoria, potenzialmente pericolosi per i bambini, gli anziani o per persone predisposte. Ma non solo. Alcuni tipi di muffa sono addirittura tossici e rilasciano sostanze che infiammano le vie respiratorie, dando origine a problemi ai bronchi e ai polmoni che possono diventare cronici, soprattutto nei bambini. Non è poi da sottovalutare il rischio di allergie cutanee collegate alle muffe, che sono state spesso associate anche a dermatiti allergiche da contatto ed eczemi.
Fortunatamente le soluzioni non mancano ed è possibile, con un po’ di attenzione, prevenire e risolvere il problema della muffa in bagno o in altri luoghi della casa, senza fare uso di prodotti e sostanze che potrebbero a loro volta causare reazioni allergiche.
Il problema della muffa è frequente in bagno e in cucina: sono le zone in cui più facilmente si forma la condensa, per via della presenza di acqua. Solitamente, la muffa si forma in misura minore in altre zone della casa, ma il primo consiglio, comunque, in presenza di muffa, è di procedere con una valutazione di insieme del livello di umidità della casa. Se vi sono zone in cui, anche arieggiando in maniera corretta, permane la presenza di condensa, è probabile che la casa presenti alcuni difetti di tipo strutturale.
In questo caso è necessario chiamare un professionista o un’impresa, i soli che potranno risolvere davvero il problema: il fai da te non è consigliato e comunque sono necessari prodotti e soluzioni destinati solo all’utilizzo professionale.
La prima regola da seguire in caso di umidità diffusa tra le mura domestiche, è quella di arieggiare per pochi minuti, diverse volte al giorno, soprattutto in inverno, quando l’aria esterna è più secca rispetto a quella interna. Non tenere aperto per molte ore, però: rischi di raffreddare troppo i muri e sappiamo che i muri freddi sono alleati della muffa. In estate, via libera alle finestre aperte, ma non se fuori è molto caldo e umido: in questo caso, meglio tenere le stanze in penombra, abbassando le tapparelle, e aspettare la sera, o la mattina presto, per arieggiare. Poi può essere utile correggere alcune cattive abitudini, come quella di stendere la biancheria in locali chiusi e poco aerati e di creare un eccesso di condensa quando si fa il bagno o la doccia. Infine, è necessario far entrare la luce del sole, che è un potente nemico della muffa. Una volta apprese queste buone abitudini, si può procedere con la rimozione meccanica della muffa, ricordandoti sempre che le spore sono molto molto volatili: prima di rimuovere fisicamente la muffa dai muri del bagno è bene accertarsi di poter procedere, subito dopo, a un periodo di corretta aerazione degli ambienti.
Non pensate di eliminare la muffa con la pittura antimuffa! La muffa va sempre rimossa in maniera meccanica, con prodotti adeguati e solo successivamente si può procedere con una nuova pitturazione.
La muffa è tossica, ma anche alcuni prodotti che promettono di eliminarla lo sono. Inoltre, spesso la muffa si forma anche sul soffitto del bagno, aumentando il rischio che il prodotto scelto per rimuoverla venga a contatto con gli occhi o con la pelle. Per evitare di peggiorare la situazione ed eliminare in sicurezza la muffa in bagno suggeriamo di scegliere prodotti non tossici, in grado di unire efficacia e sicurezza. Per rimuovere la muffa in bagno, utilizza una soluzione di acqua e aceto, oppure di acqua e bicarbonato di sodio. Puoi anche miscelare entrambi, ma con un’accortezza: scateneranno una reazione che libera CO2, creando schiuma. Tienine conto quando li inserisci nello spruzzino. Lascia agire per qualche ora, poi procedi con la rimozione, utilizzando una spugna leggermente abrasiva. Se ti da fastidio l’odore, aggiungi oli essenziali di agrumi o di lavanda. Se la muffa è particolarmente difficile da rimuovere, puoi aggiungere dell’acqua ossigenata. Per sicurezza, ripeti questa operazione dopo qualche tempo, anche se non vedi macchie di muffa sulle pareti. Se la situazione è particolarmente compromessa, l’unica azione davvero efficace è quella della candeggina, avendo cura di proteggere occhi e bocca e di arieggiare bene il locale.
Hai rimosso l’odiata muffa dalle pareti o dal soffitto del bagno e sei felice di poter procedere, finalmente, con la tanto agognata imbiancatura!
Non ti resta che scegliere una pittura antimuffa, anticondensa, oppure anticondensa e termoisolante, cioè in grado di prevenire l’attecchimento delle muffe, grazie alla sua capacità di evitare la formazione della temutissima condensa. Per non vanificare gli sforzi profusi nel rimuovere la muffa in bagno con soluzioni naturali e non inquinanti, tutelando i tuoi muri, ma anche la tua salute, il consiglio è quello di utilizzare pitture che non contengono sostanze volatili dannose (VOC o COV), come la formaldeide o il benzene, che possono provocare reazioni allergiche.
Le nuove idropitture Zeropercento sono senza COV e senza Formaldeide, e sono anche dermatologicamente testate. L’idropittura Anticondensa Zeropercento garantisce un ottimo risultato nella prevenzione della muffa negli ambienti umidi, perché, grazie all’effetto termico, uniforma la temperatura dei muri, rendendoli resistenti all’attacco da parte delle muffe.
Attenzione che il muro trattato per la rimozione della muffa, non può ricevere direttamente la pittura: va preparato con il fissativo. Per muri friabili e rovinati, Zeropercento propone il Fissativo murale senza VOC, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
Prima di procedere, un ultimo accorgimento: la muffa danneggia i muri, meglio verificare che il muro non sia rovinato al punto da richiedere un intervento di ristrutturazione, ad esempio per il rifacimento dell’intonaco.
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